In Spagna con le scene di Ezechiele Leandro

Il Balletto del Sud riprende la sua attività autunnale con un importante appuntamento a Barcellona.
Il 9 e 10 ottobre “Serata Stravinskij” sarà di scena sul palco del Teatro “La Factoria Cultural de Terrassa” della capitale catalana, un luogo prestigioso che accoglie le maggiori produzioni della danza internazionale.

Ogni stagione de La Factoria si svolge in un programma stabile di arti visive e arti dello spettacolo, con particolare enfasi, appunto, sulla danza.
Il rapporto con il direttore Adrià Fornés è iniziato diversi anni fa e dopo diverse partecipazioni di qualche coppia di danzatori del Balletto del Sud al gala internazionale che ha luogo ogni anno nel teatro, questa è la prima collaborazione con il Balletto del Sud al completo, anche di scene e costumi.

Sabato 9 e domenica 10 ottobre protagonisti di “Serata Stravinskij” saranno i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni, i solisti Alice Leoncini e Carlos Montalvàn e il corpo di ballo della storica compagnia di danza pugliese, composta da professionisti provenienti da tutto il mondo.
Lo spettacolo accosta due capolavori musicali del compositore russo. La prima parte è infatti dedicata a “L’Uccello di fuoco”, celebre messinscena del Balletto del Sud creata da Fredy Franzutti nel 2007 per il noto mimo inglese Lindsay Kemp (1938 – 2018), interprete del terribile mago Katscheij, e ambientata in questa edizione nei racconti di Robert Howard (1906 – 1936), uno dei padri della heroic-fantasy e creatore di Conan, il barbaro.

Nella seconda parte riflettori su “La Sagra della primavera” che il coreografo “salentinizza” coniugando il rito pagano sacrificale dell’eletta, voluto come evento propiziatorio per l’arrivo della primavera, con il fenomeno del tarantismo e traendo, inoltre, le scene da alcuni dipinti del visionario e “irregolare” artista salentino Ezechiele Leandro (1905-1981).
Per questa speciale operazione di diffusione delle opere di Leandro a Barcellona, lo spettacolo gode del patrocinio del Polo Biblio Museale di Lecce Sigismondo Castromediano.
Completano le scene di gruppo: Liliana Alonso Torres, Eva Colomina, Benedetta Maldina, Youma Miceli, Alessandra Buffelli, Alessia Corti, Maria Josè Espinoza, Naomi Margheriti, Luana Panico, Silvia Rebouças, Matias Iaconianni, Lorenzo Lupi, Ovidiu Chitanu, Fabio Meneguzzo, Martin Alvarez, Christopher Vazquez, Esteban Schenone, Joao Soledade

“Serata Stravinskij” dopo Barcellona sarà al Teatro Apollo di Lecce il 16 e 17 ottobre, apertura della Stagione autunnale di Danza del Balletto del Sud. Info su www.ballettodelsud.it.

Per info e acquisto biglietti

Lo spettacolo replica poi il 16 e 17 Ottobre
al Teatro Apollo di Lecce
e il 5 Novembre al Teatro Team di Bari.

Fredy Franzutti, con il suo Balletto del Sud, ci offre una sua nuova versione coreografica dell’Uccello di Fuoco, che si rifà alla fiaba originaria, che – certo – è piena di significati seminascosti. E ognuno di noi sceglierà quello che più gli è congeniale. Sarà comunque un racconto avventuroso e avvincente anche a livello primario – che è già perfetto, in sé. E sarà un messaggio di amore e di libertà individuale o collettiva, verso un nuovo mondo, in cui si trova – o si ritrova – la condizione ideale e naturale dell’uomo (e non solo delle belle principesse): la vita nella libertà.

Vittoria Ottolenghi (L’Espresso)

«Meritati e lunghi applausi a fine serata, a conferma di un lavoro condotto, da più di vent’anni, con entusiasmo e professionalità che, intessuto in una straordinaria capacità affabulatoria, riesce, nonostante le difficoltà di questi tempi, a restare in equilibrio tra arte e passione.»

Valeria Gramigna (La Danza, 29 marzo 2015)

«Serata Stravinskij è una produzione di grande varietà espressiva e comunicativa, caratterizzata da una forza raramente vista, in un intreccio di virtuosismi, tecnica e passione, creando una sorta di alchimia che nasce anche dalla capacità dei bravissimi danzatori, talmente versatili e tecnicamente preparati da poter essere perfettamente intercambiabili nei differenti ruoli, di cucirsi addosso e trasmettere le emozioni che nascono dalle note del celebre compositore»

Stefania Napoli (giornaledelladanza.co, 7 dicembre 2014)

«(…) è facile intuire come la “Sagra” costituisca per un coreografo un’impasse difficilmente superabile, un’impresa in cui dare prova di grande maturità artistica senza scadere nella banalità o nell’eccesso. Franzutti risolve la questione in maniera geniale, collegando il concetto di danza ossessiva a quello del tarantismo, cardine della cultura meridionale e salentina che affonda le sue radici in un mondo ancestrale ancora parzialmente inesplorato che trova la sua ragion d’essere nella ritualità pagana, proprio come previsto da Stravinskij.»

Fernando Greco (Il tacco d’Italia, 18 dicembre 2013)

«Prova superata quindi per il bravo coreografo che ancora una volta si conferma in un percorso di crescita che già attestiamo da anni»

Eraldo Martucci (Contrappunti, gennaio 2014)

“Serata Stravinskij” ha messo a fuoco una volta di più in maniera eloquente la fervida vena creati-va del coreografo salentino e, ovviamente, l’altissimo livello del complesso che egli ha saputo compattare, fondendo la valentia di danzatori accortamente selezionati nel panorama internazio-nale.
Ovviamente Franzutti ha, e sa, trasporre lo spirito trascinante della musica in dimensioni che si riagganciano con equilibrio e gusto ad atmosfere anche “nostre”, creando un equilibrato mixage di moderno ed accademico, volto ad esaltare lo spirito della musica in un’ottica vicina alla sensibi-lità nostra, ma contagiosamente vibrante al punto da rendere lo spettatore partecipe in toto all’evento.
Se con accorta sensibilità la vicenda dell’uccello di fuoco può richiamare l’atmosfera da “fantasy” (non a caso è stato fatto un accenno al film Conan il barbaro), la “sagra” viene situata in una di-mensione “nostrana” (evidenti gli accenni al “tarantismo”) ribadita eloquentemente dall’impiego scenografico dei dipinti dell’artista salentino Ezechiele Leandro (le scene dell’Uccello di fuoco so-no di Francesco Palma).
Il pubblico, numeroso malgrado le condizioni metereologiche proibitive, ha gradito molto lo spet-tacolo ed alla fine ha richiamato alla ribalta ripetutamente gli interpreti e, con loro, il sempre bra-vissimo Franzutti.

Nicola Sbisà (La gazzetta del mezzogiorno, 29 marzo 2015)