SERATE STRAVINSKIJ

L’UCCELLO DI FUOCO
coreografie di Fredy Franzutti
musiche di Igor Stravinskij
scene di Francesco Palma
durata: 45 minuti

STRAVIOLIN
coreografie di Fredy Franzutti
musiche di Igor Stravinskij
dedicato a Piet Mondrian
durata: 22 minuti

LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
coreografie di Fredy Franzutti
musiche di Igor Stravinskij
scene di Ezechiele Leandro
durata: 35 minuti

L’UCCELLO DI FUOCO
LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
STRAVIOLIN

Il programma accosta  capolavori di Igor Stravinskij
in occasione dei 140 anni dalla nascita del compositore.

Il Balletto del Sud propone il programma con le coreografie di Fredy Franzutti, direttore della compagnia, coreografo italiano di agile eclettismo, fra i più conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero.

L’Uccello di Fuoco, è ambientato, in questa edizione, nei racconti di Robert Howard (1906 – 1936), uno dei padri della heroic-fantasy e creatore di “Conan, il barbaro”. Il soggetto è l’antica favola russa del principe che, con l’aiuto dell’uccello mitologico dalle piume di fuoco, salva la principessa prigioniera del terribile mago Katscheij, ruolo creato da Franzutti, nel 2007, per il grande mimo inglese Lindsay Kemp (1938-2018). Franzutti si ispira al tratto grafico delle trasposizioni in fumetti di Frank Frazetta  (1929-2010)  per la ricostruzione delle scene (realizzate da Francesco Palma) e dei costumi e per caratterizzare i personaggi della storia, che si riscrive – con analogie – nella favola russa che ha ispirato Stravinskij.

Straviolin, la nuova produzione del 2021 è dedicata all’arte di Piet Mondrian ed è realizzata sulle note del concerto di Stravinskij per Violino e Orchestra. La prima esecuzione del virtuoso concerto avvenne a Berlino nel 1931, nel contesto storico-culturale della Repubblica di Weimar.  In quegli anni si viveva il fermento dell’innovativo movimento Bauhaus, la scuola di arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933.

La Sagra della Primavera traspone geograficamente la vicenda dell’eletta, scelta in sacrificio, nel retrivo e arcaico meridione di Italia. Sul naturale accostamento del soggetto originale al fenomeno del Tarantismo (manifestazione isterica convulsiva provocata dal morso di ragni), che vedeva la donna punta dalla tarantola danzare fino allo sfinimento per esorcizzare il male del veleno, si basa la drammaturgia del nuovo balletto che trova riferimenti e citazioni nella cultura etnica e popolare.
Le scene sono tratte dai dipinti del pittore visionario e irregolare, Ezechiele Leandro (1905-1981).

La Serata Stravinskij si compone di due titoli in accordo con la programmazione della compagnia.

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Serata Stravinskij – Spot

Lo spettacolo si compone in due parti:
L’Uccello di Fuoco (op n°24 FF/2007)
e La Sagra della Primavera (op n°32 FF/2013)

Fredy Franzutti, con il suo Balletto del Sud, ci offre una sua nuova versione coreografica dell’Uccello di Fuoco, che si rifà alla fiaba originaria, che – certo – è piena di significati seminascosti. E ognuno di noi sceglierà quello che più gli è congeniale. Sarà comunque un racconto avventuroso e avvincente anche a livello primario – che è già perfetto, in sé. E sarà un messaggio di amore e di libertà individuale o collettiva, verso un nuovo mondo, in cui si trova – o si ritrova – la condizione ideale e naturale dell’uomo (e non solo delle belle principesse): la vita nella libertà.

Vittoria Ottolenghi (L’Espresso)

«Meritati e lunghi applausi a fine serata, a conferma di un lavoro condotto, da più di vent’anni, con entusiasmo e professionalità che, intessuto in una straordinaria capacità affabulatoria, riesce, nonostante le difficoltà di questi tempi, a restare in equilibrio tra arte e passione.»

Valeria Gramigna (La Danza, 29 marzo 2015)

«Serata Stravinskij è una produzione di grande varietà espressiva e comunicativa, caratterizzata da una forza raramente vista, in un intreccio di virtuosismi, tecnica e passione, creando una sorta di alchimia che nasce anche dalla capacità dei bravissimi danzatori, talmente versatili e tecnicamente preparati da poter essere perfettamente intercambiabili nei differenti ruoli, di cucirsi addosso e trasmettere le emozioni che nascono dalle note del celebre compositore»

Stefania Napoli (giornaledelladanza.co, 7 dicembre 2014)

«(…) è facile intuire come la “Sagra” costituisca per un coreografo un’impasse difficilmente superabile, un’impresa in cui dare prova di grande maturità artistica senza scadere nella banalità o nell’eccesso. Franzutti risolve la questione in maniera geniale, collegando il concetto di danza ossessiva a quello del tarantismo, cardine della cultura meridionale e salentina che affonda le sue radici in un mondo ancestrale ancora parzialmente inesplorato che trova la sua ragion d’essere nella ritualità pagana, proprio come previsto da Stravinskij.»

Fernando Greco (Il tacco d’Italia, 18 dicembre 2013)

«Prova superata quindi per il bravo coreografo che ancora una volta si conferma in un percorso di crescita che già attestiamo da anni»

Eraldo Martucci (Contrappunti, gennaio 2014)

“Serata Stravinskij” ha messo a fuoco una volta di più in maniera eloquente la fervida vena creati-va del coreografo salentino e, ovviamente, l’altissimo livello del complesso che egli ha saputo compattare, fondendo la valentia di danzatori accortamente selezionati nel panorama internazio-nale.
Ovviamente Franzutti ha, e sa, trasporre lo spirito trascinante della musica in dimensioni che si riagganciano con equilibrio e gusto ad atmosfere anche “nostre”, creando un equilibrato mixage di moderno ed accademico, volto ad esaltare lo spirito della musica in un’ottica vicina alla sensibi-lità nostra, ma contagiosamente vibrante al punto da rendere lo spettatore partecipe in toto all’evento.
Se con accorta sensibilità la vicenda dell’uccello di fuoco può richiamare l’atmosfera da “fantasy” (non a caso è stato fatto un accenno al film Conan il barbaro), la “sagra” viene situata in una di-mensione “nostrana” (evidenti gli accenni al “tarantismo”) ribadita eloquentemente dall’impiego scenografico dei dipinti dell’artista salentino Ezechiele Leandro (le scene dell’Uccello di fuoco so-no di Francesco Palma).
Il pubblico, numeroso malgrado le condizioni metereologiche proibitive, ha gradito molto lo spet-tacolo ed alla fine ha richiamato alla ribalta ripetutamente gli interpreti e, con loro, il sempre bra-vissimo Franzutti.

Nicola Sbisà (La gazzetta del mezzogiorno, 29 marzo 2015)

Il coreografo Fredy Franzutti

COREOGRAFO

Coreografo italiano di agile eclettismo, fra i più conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero, ospite anche di diverse realtà di prestigio internazionale fonda nel 1995 la sua compagnia il “Balletto del Sud”.

COMPAGNIA

Il “Balletto del Sud” nasce nel 1995 fondato e diretto da Fredy Franzutti.

Riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dal 1999 è oggi una delle più rilevanti compagnie di danza in Italia, con un vasto e vario repertorio che replica nelle numerose tournée nazionali e internazionali.

ORGANICO

Una compagnia composta da 20 elementi di diverse nazionalità, con solisti di elevato livello tecnico in grado di alternarsi nei ruoli principali.