CONFERENZE DI DIVULGAZIONE

L’attività di divulgazione e formazione del pubblico avviene attraverso incontri con gli artisti e conferenze a cura della critica, presentazione di libri e testi sulla danza e il balletto, l’individuazione delle connessioni tra le arti e fonti ispirative trasversali, introduzioni agli spettacoli.

2025

attività dell’anno

Domenica 9 Febbraio ore 17.00 – Sala conferenze, Teatro Apollo – Lecce 

FUORI TEMPO
Coreografia e Nostalgia, Anacronismo, Inattualità

In occasione delle  rappresentazioni dello spettacolo “CIGNO”,  in scena al Teatro Apollo di Lecce sabato 8 e domenica 9 Febbraio 2025, il Balletto del Sud è lieto di invitarvi alla conferenza divulgativa con videocitazioni dal titolo  “FUORI TEMPO” in programma alle ore 17.00, di Domenica 9 Febbraio, nella sala conferenze del Teatro Apollo, con l’intervento del critico di danza Stefano Tomassini.

Nostalgia, anacronismo, inattualità, sono i sentimenti e le strategie ‘fuori tempo’ con le quali, in questo libro, sono indagati e interrogati gli eventi coreografici e le performance di danza che hanno affermato, e stanno maggiormente affermando, il mondo contemporaneo. A partire dall’estinzione spaziale del vocabolario accademico in The Four Temperaments di George Balanchine (1946), o come già nella retrotopia di Mikail Fokin, quale risposta al degrado del balletto romantico, in Chopiniana (1907), oppure nell inattuale incontro tra coreografia e musica in Emeralds (1967), di Balanchine e Ga-briel Fauré, fino ai più recenti progetti coreografici di Tomi Paasonen, Cristina Kristal Rizzo, Emanuel Gat e Mauro Bigonzetti. La nostalgia è argine e critica all’alienazione della modernità, parte attiva e generativa del cambiamento di ciò che è comunque inar-restabile: il futuro. Così come l’anacronismo nella composizione coreografica fa cadere l’interdetto della cronologia, ad esempio nell’uso dell’analessi in John Neumeier, o nella spettralità incarnata di Rizzo ripensando Balanchine, o ancóra nell’assemblaggio di danze ‘fuori tempo’ di Jacopo Jenna, composto per fratture, crepe, squarci, collassi: la «storia della danza» fatta cenere. Infine, l’inattualità della pratica dell’Event di Merce Cunningham e John Cage, esempio di performance senza aura e di azione come dono, è qui documentata antitetica alla restaurazione di autenticità tentata di recente dallo Studio Wayne McGregor. Occorre infine far collassare i limiti del tempo, come per Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, oppure essere capaci di torsione, per reagire a ogni deformazione della verità, a ogni obbligo del “nuovo a ogni costo”: l’ultimo programma scaligero, pieno di nostalgia per il presente, di William Forsythe.

STEFANO TOMASSINI

è professore associato e insegna studi coreografici e di danza all’Università IUAV di Venezia. La sua ricerca sulle asimmetrie temporali nella danza comprende le monografie: Tempo fermo. Danza e performance alla prova dell’im-possibile (2018), e Tempo perso. Danza e coreografia dello stare fermi (2021).

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CONFERENZE DI DIVULGAZIONE

L’attività di divulgazione e formazione del pubblico avviene attraverso incontri con gli artisti e conferenze a cura della critica, presentazione di libri e testi sulla danza e il balletto, l’individuazione delle connessioni tra le arti e fonti ispirative trasversali, introduzioni agli spettacoli.