↑Romeo e Giulietta

Il Balletto del Sud presenta
quattro diversi spettacoli
in quattro teatri

I

l Balletto del Sud continua la sua tournée nazionale: quattro appuntamenti con quattro titoli differenti. Il primo è “Romeo e Giulietta”, il 23 Marzo in scena al Teatro Comunale di Piacenza, la tragedia archetipo dell’amore contrastato è ricostruita ispirandosi al proto-testo di Masuccio Salernitano ed ambientata nell’Italia violenta e retriva degli Aragonesi. Il 29 Marzo al Teatro Comunale di Carpi: “Gaîté Parisienne” le atmosfere della Belle Époque rievocando il periodo dorato nel quale Parigi era capitale assoluta della cultura e della mondanità. Il 5 di Aprile, la compagnia presenta un programma in tre parti “Wassily B3/ Ekphora /Effetto Lazarus” al Teatro Piccinni di Bari. Dedicato attraverso le pulsioni razionaliste e moderne al movimento Bauhaus. Il teatro della meraviglia diviene scelta del linguaggio e tesi della coreografia che si anima sulle note eseguite dal pianista Scipione Sangiovanni. La tournée  primaverile si conclude con “From Italy, with love” il 13 di Aprile in doppia replica al Teatro Van Westerhout di Mola Di Bari (Ba). Il programma mette in scena, attraverso la coreografia, alcuni dei tratti salienti dello spirito e delle atmosfere italiane.

  ↑Alice Leoncini e Orion Pico Plaja, Romeo e Giulietta

↑ Romeo e Giulietta, la festa in casa Capuleti

Domenica 23 Marzo  /ore 16.00  
ROMEO E GIULIETTA
dalla tragedia di William Shakespeare
TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA

Il primo appuntamento della tournée di primavera 2025 è domenica 23 Marzo – ore 16.00 al Teatro Municipale di Piacenza, con “Romeo e Giulietta”.
La tragedia di William Shakespeare, è sicuramente la storia d’amore più popolare di ogni tempo e luogo. La vicenda dei due amanti ha assunto nel tempo un valore simbolico, diventando l’archetipo dell’amore perfetto ma avversato dalla società. Dopo il successo al Teatro Politeama Greco di Lecce, il Balletto del Sud presenta, Romeo e Giulietta, sull’omonima partitura di Sergej Prokof’ev, del 1936.
Il coreografo Fredy Franzutti crea il balletto nel 1998 ambientando la vicenda nell’Italia violenta e retriva degli Aragonesi, ispirandosi al prototesto di Masuccio il Salernitano, che per primo raccontò le disavventure degli infelici amanti.
Le scene, realizzate da Francesco Palma, sono tratte dai dipinti di Giotto, Piero della Francesca e Cimabue e ci introducono in un mondo illustrativo bidimensionale, sospeso e fluttuante. I costumi sono ricostruttivi dell’età umanista. Il fascino arcaico è stato considerato uno dei punti di forza della produzione.

Lo spettacolo ha raccolto, fin dalle prime esecuzioni pieni consensi di pubblico e apprezzamenti dalla critica ed è stato trasmesso integralmente da Rai due la notte di Natale 2010 e più volte da Rai Uninettuno.
Danzano i ruoli principali: Alice Leoncini (Giulietta), Orión Picó Plaja (Romeo), Robert Z. Creach Chacon (Mercuzio), Marco Nestola (Tebaldo), Ovidiu Chitanu (Benvoglio), Aurora Marino (Balia), Andrea Sirianni (Capuleti), Stefania Tramacere (Madonna Capuleti), Domenico De Cesare (Frate Lorenzo), Nuria Salado Fusté (Regina Mab).
La compagnia Balletto del Sud  è stata già presente nella stagione del Teatro di Piacenza, nel 2024, con Gaite Parisienne e torna quest’anno con Romeo e Giulietta, spettacolo già da tempo sold-out.

↑ Romeo e Giulietta, la piazza del mercato

↑ Romeo e Giulietta, il matrimonio

↑ Romeo e Giulietta, la cripta

↑ Gaite Parisienne, arrivo a Parigi

Sabato 29 Marzo/ore 21.00
Gaîté Parisienne
la Parigi della Belle Époque
TEATRO COMUNALE DI CARPI

La tournée prosegue Sabato 29 Marzo, alle 21.00 al Teatro Comunale di Carpi (Modena) con Gaîté Parisienne, il brillante balletto in un atto con le coreografie di Fredy Franzutti sulle note di Jacques Offenbach, che compose i brani scintillanti dedicandoli alla  Parigi del XIX secolo.
Lo spettacolo, ricco di scene a trasformazione e costumi ricostruttivi dell’epoca, procede per quadri e ricrea le atmosfere della Belle Époque, periodo dorato nel quale Parigi era capitale assoluta della cultura e della mondanità e la frenesia esortava la creatività di una società impaziente del nuovo secolo in arrivo.
Le invenzioni meccaniche, le esposizioni universali, l’elettricità – che si percepiva come adrenalina collettiva ed economica – hanno anche generato la libertà dei costumi di una società che accoglieva con ottimismo l’età del progresso, associando l’ammiccante sensualità delle spigliate Cancaneuses al concetto di emancipazione e all’ottimismo della collettività. Sfrenati Can Can, ritmate polke e vorticosi walzer per intrattenere nobili e borghesi, in una spensierata ed eccitante Gaîté Parisienne, la Parigi della belle époque. Franzutti genera la progressione coreografica rielaborando il genere inserendo citazioni dal cinema e dal cabaret, varietà in voga nel momento, e omaggiando il Maestro Lindsay Kemp con il quale ha collaborato per circa 10 anni. Lo spettacolo, che ha ricevuto sin dal debutto nel 2023 ottime recensioni dalla critica, ha riscosso nella recente tournée nazionale successo di pubblico. Rai 5 lo consiglia nella sua rubrica di appuntamenti.
Danzano i ruoli principali: Nuria Salado Fustè, Maxime Quiroga, Alice Leoncini e Ovidiu Chitanu.

↑ Gaite Parisienne, Can Can infernal

↑ Gaite Parisienne, Ouverture

↑ Wassily B3

Sabato 5 Aprile/ore 20.00
Triple Bill – Bauhaus
Spettacolo di danza contemporanea con musica dal vivo in tre parti
Wassily B3/Ekphora/Effetto Lazarus
Pianoforte: Scipione Sangiovanni 

Sabato 5 Aprile, 2025, alle ore 20.00 al Teatro Piccinni di Bari, il Balletto del Sud presenta uno spettacolo in tre parti di danza contemporanea dedicato alle modernità del Bauhaus:  Wassily B3 / Ekphora / Effetto Lazarus. Con l’esecuzione del pianista Scipione Sangiovanni.

prima parte:

Wassily B3 è la 44esima produzione che il coreografo Fredy Franzutti ha creato, nel 2022 per il Balletto del Sud.
Balletto in un atto, diviso in 10 quadri, è ideato sulle note di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin. “Wassily B3” è il nome della celebre sedia disegnata da Marcel Breuer e dedicata a Wassily Kandinskij che ne acquistò il primo esemplare. Il legame tra Kandinskij e Skrjabin è immediato e più volte dichiarato, in relazione alla ricerca di colore/suono che il pittore applicava nelle sue opere. Inversamente fu Skrjabin il primo compositore, che mise in atto alcune delle possibilità di corrispondenza tra suono e colore fino ad allora mai tentate. Il movimento Bauhaus è riportato, nella coreografia, per i princìpi estetici che usano le deformazioni delle proporzioni umane e l’utilizzo dell’oggetto di scena, che diviene protesi e propaggine funzionale del corpo. Il senso complessivo della performance ripercorre, seguendo le linee interpretative del Razionalismo, la creazione della vita, l’evoluzione delle specie, le relazioni sociali individuali e globali (guerra/pace). I personaggi e i quadri sono presentati in forma di “Parade” citando gli spettacoli dell’epoca e il surrealismo. Il salto evolutivo lo emana la stessa poltrona (come il monolite di Kubrick in “2001 – Odissea nello spazio”) alla quale ci si confronta, ancora oggi, con atteggiamenti di inadeguatezza estetica e meraviglia per il concetto di modernità. Il contatto visivo ci impone, inevitabilmente, un balzo e una propulsione verso il futuro (futurismo).

seconda parte, debutto nuova produzione:

Ekphora, nei 100 anni dalla morte di Sergej Esenin.
La nuova coreografia di Franzutti è dedicata al grande poeta russo Sergej Esenin (interpretato da Domenico De Cesare), morto suicida nel 1925. Il ricordo del poeta è evocato da Isadora Duncan (Nuria Salado Fusté) la grande ballerina che, come sappiamo, ha tratto dall’arte vasaria e dalle processioni affrescate le plasticità della sua danza ponendo le basi della futura “modern dance”. Duncan e Esenin ebbero una tormentata relazione. Il brano è una coreografia sulla marcia funebre di Chopin, ispirata, nelle forme, dalle Danzatrici della Tomba di Ruvo di Puglia. Il corteo funebre decorativo dell’era pre-romana che circonda e accompagna il cavaliere di Ruvo diviene fonte di movimento. Ekphora, intesa come processione al rito formale del compianto eroe (il poeta) e come successione di forme decorative che vengono reinterpretate nel gesto e nella movenza. Nel finale Isadora trasfigura il dolore in una danza antica nel suo tipico linguaggio di movimento.

Nella terza parte:

Effetto Lazarus si ispira agli studi di Robert Cornish, lo scienziato che voleva riportare in vita i morti. La coreografia è ambientata in un obitorio post-catastrofe dove dei corpi di giovani vittime vengono sottoposti al siero Lazarus del Dott. Cornish con l’intento di riportarli in vita. Le note sono della Danza Macabra di Saint-Saëns. Franzutti, nella coreografia, segue la struttura musicale di Saint-Saëns ispirandosi agli studi del Dott. Cornish. Il gruppo di ragazzi si risveglia in un obitorio e meravigliati del ritorno alla vita si confrontano fra paura ed emozioni di speranza. Arriva anche una incontenibile aggressività, alle prime luci del sole l’effetto svanisce consegnandoli nuovamente alla morte. Ma su qualcuno, forse, il siero di Cornish funziona…

Le note di Skrjabin e Saint-Saëns sono eseguite dal pianista Scipione Sangiovanni, uno dei più apprezzati italiani vincitore di premi internazionali. Il programma “Wassily B3 – Effetto Lazarus” ha replicato il 18 luglio a Bolzano Danza – TanzBozen 2023, Festival internazionale della danza contemporanea.

↑ Wassily B3, Armonia

↑ Wassily B3, Primates

↑ Isadora Duncan e Sergej Esenin

↑ Effetto Lazarus

↑ From Italy, with Love

Domenica 13 Aprile/ore 18.25 e ore 20.45
FROM ITALY, WITH LOVE
balletto in un atto, doppia rappresentazione
Una Cartolina dalla cultura Italiana

 

Conclude il tour di primavera, Domenica 13 Aprile – con doppia replica alle ore 18,15 e alle ore 20,45 al Teatro Van Westerhout di Mola Di Bari (Ba), lo spettacolo From Italy, with Love, la nuova produzione del 2024 con le coreografie di Fredy Franzutti.

Il programma mette in scena, attraverso la coreografia alcuni dei tratti salienti dello spirito e delle atmosfere italiane. Le musiche, composte da autori italiani dal 500 al 900, sono brani celebri tratti dal repertorio del melodramma e altri titoli della canzone leggera entrati nel repertorio e nella tradizione musicale italiana.

La multiforme cultura, ricca di stratificazioni di numerosi apporti di tanti popoli, ha trovato politica e una sua unità nello spirito risorgimentale dell’epoca del melodramma e successivamente nella canzone; ma non ha rinunciato alle sue identità regionali (Napoli e i suoi personaggi tipici, Venezia e le sue maschere), spesso universalmente noti perché in un certo senso “figure dello spirito umano”, e non semplici caratterizzazioni pittoresche.

Monteverdi, Rossini, Verdi, Cilea, Mascagni, sono gli autori di questo eccezionale programma dedicato all’Italia, accostati alle canzoni di Tosti, Mina, Battisti, Battiato, Vecchioni, Lauzi e Conte.

Uno spettacolo per “turisti”: inteso come quell’aspetto dell’anima pronto a sorprendersi con leggerezza. Sereni di passare una serata spensierata a volte inconsapevoli, come quando da turisti si percorre un viale tra palazzi storici e statue, dei capolavori che si ammirano.

Lo spettacolo è interpretato dai primi ballerini della compagnia Nuria Salado Fustè e Orion Pico Plaja, dai solisti Alice Leoncini, Ovidiu Chitanu e Robert Chacon, e dal corpo di ballo che si esibisce anche con momenti solistici.

Lo spettacolo, “From Italy, With Love” ha debuttato a Lecce il 23 Agosto nel Chiostro dei Teatini, ed ha avuto diverse repliche di successo.

↑ il Balletto del Sud

↑ Giulia Schenato, Domenico De Cesare

↑ Aurora Marino, Tommaso Longo

STAGIONI E FESTIVAL

Il progetto si realizza nei teatri e nei contenitori della città di Lecce o nei comuni della provincia che aderiscono all’attività. Le stagioni presentano spettacoli nella programmazione estiva e invernale. All’attività performativa, spesso programmata con riferimenti commemorativi e realizzata con arti integrate – danza, teatro e musica -, si affianca la progettualità con fine divulgativo che include: spettacoli per le scolaresche, conferenze e incontri.

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